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16.01.2019
Vetri satinati progressivi
Visibilità e privacy
in un vetro:
Madras® Pixel Gradient.
Parapetto in vetro schermante con satinatura progressiva Madras® Pixel Gradient.

Vitrealspecchi intervista l’arch. Ivo Pellegri, l’ideatore del vetro progressivo Madras® Pixel Gradient utilizzato nel nuovo headquarter IDoor a Castelli Calepio (BG).

Con le sue prestazioni e le sue molteplici possibilità di finitura, il vetro Madras® è il partner completo per i progetti di architettura e design. Da sempre produzione dell’italiana Vitrealspecchi, azienda leader nella satinatura e nell’incisione chimica del vetro piano, ogni modello Madras® possiede delle prerogative uniche, sia dal punto di vista estetico sia da quello funzionale. In particolare, il modello Madras® Pixel Gradient, ideazione di Ivo Pellegri Architetto, riesce a coniugare le necessità di tutela della privacy con un’estetica impermeabile all’erosione della moda e delle tendenze. Vediamo come, nel progetto curato dallo stesso architetto per la nuova sede IDoor a Castelli Calepio (BG).

Con una presenza consolidata in venti anni di attività, il marchio bergamasco è noto per la distribuzione di porte, divenuta predominante rispetto alla loro produzione. Per soddisfare questa crescita, si è reso necessario investire sullo spazio espositivo, per garantire un supporto alle vendite di maggiore impatto, grazie al nuovo showroom. E non solo, per offrire un’evasione più tempestiva degli ordini è stato ripensato anche lo spazio destinato allo stoccaggio. Il risultato è una nuova area di 20.000 m2 complessivi, dei quali 6.000 m2 assegnati agli uffici, e 2.000 m2 riservati al solo show-room. E in particolare quest’ultimo risponde alle nuove tendenze nel mercato delle porte: offrire degli standard di riferimento che vengono valutati dalla clientela B2B di IDoor, gli installatori. Il ruolo di costoro è fondamentale in tutta la filiera della distribuzione di un serramento, come osserva l’arch. Pellegri: «un prodotto può essere brutto, ma posato bene, oppure essere stupendo, ma posato male». Per questo l’installatore riveste un ruolo che occorre preservare con cura entro il flusso di fornitura del serramento. Nel suo intervento egli deve contare sulle tempistiche corrette e sui margini di ricavo adeguati, quindi nel punto vendita deve trovare il supporto tecnico per comparare i modelli proposti e acquisire le più corrette best practice per l’installazione.

Dunque supporto tecnico alla clientela e risposta alla sfida delle grandi catene internazionali di fai-da-te e bricolage che si contendono il mercato con aree espositive ampie e di livello. Per questo i 100/200 m2 di superficie espositiva della vecchia sede, non erano più sufficienti affinché IDoor potesse reggere il confronto. Ora, con la nuova superficie di visita, decuplicata rispetto alla precedente, il brand bergamasco è pronto per la sfida attuale e per quella dei prossimi 10 anni.

Il nuovo headquarter IDoor nasce dalle esigenze espresse e dall’interazione fra la proprietà e il progettista, uno snodo che appare scontato, in realtà è la relazione fondativa di ogni progetto riuscito, da curare prima di tutto il resto. Più vi sono interazioni, più il progetto arriva a centrare le esigenze della proprietà, non solo del progettista. E qui il progettista si è trovato in perfetta sintonia con la proprietà, riuscendo a esprimere quell’idea di bello frutto della funzione e mai fine a sé stesso. Uno cifra stilistica che l’arch. Pellegri ha consolidato negli anni, specie nel design degli uffici, un tema che ha affrontato più volte nel corso della sua carriera professionale, osservandone da protagonista l’intera evoluzione. Dagli uffici ad aree concluse, dove l’interazione fra gli utenti era obliterata, a quelli caratterizzati dai parapetti negli Anni Sessanta e Settanta, fino alla tipologia open space degli Anni Novanta. In questi ultimi un ruolo di rilievo è rivestito proprio dalla parete vetrata, elemento indispensabile per consentire la visibilità nello spazio e di conseguenza l’interazione più completa tra chi opera al loro interno, preservando allo stesso tempo la privacy acustica. Tuttavia, l’arch. Pellegri non era ancora pienamente soddisfatto della tipologia con parete vetrata in vetro float trasparente degli open space, e rileva come questa tipologia necessitava ancora di evoluzione per coniugare perfettamente la trasparenza e la privacy.

Parete in vetro schermante con satinatura progressiva Madras® Pixel Gradient.

Così la specificità del vetro Madras® ha soddisfatto quell’evoluzione che l’architetto ricercava per i suoi progetti: una superficie con diversi gradi di trasparenza e di privacy, in altre parole un vetro in parete che possa essere trasparente, dove serve vedere, e salvaprivacy quando occorre preservare la riservatezza. Un modello che sappia garantire intermezzi specifici di coprenza, dal grado zero del trasparente al grado prossimo al 100 dell’area con satinatura. Quindi, dalla stretta collaborazione fra Vitrealspecchi e l’arch. Pellegri, è nato un nuovo vetro Madras®: Pixel Gradient, specificazione del modello Pixel, già impiegato dallo stesso architetto in altri progetti. La texture di Pixel Gradient è perfettamente liscia ed è costituita da punti trasparenti di grandezze diverse, disposti in modo scalare, una configurazione che realizza gradi diversi di privacy. Ad esempio, installato a parete in ufficio, quando una persona è seduta alla scrivania beneficia di un alto grado di privacy, mentre una volta in piedi ha la possibilità di percorrere gli spazi di lavoro e interagire con i propri colleghi. In questa dinamica Pixel Gradient assolve a una funzione di osmosi spaziale, facilitando la cinesica fra i colleghi.

Parete in vetro schermante con satinatura progressiva Madras® Pixel Gradient.

Sono queste prerogative che hanno condotto l’architetto Pellegri a scegliere Pixel Gradient per il progetto del nuovo headqurter di iDoor, installato anche nei parapetti del mezzanino. Adoperato come riparo nelle doppie altezze, Pixel Gradient svolge la sua funzione di parapetto nel migliore dei modi, come fa notare l’architetto: standovi accanto non viene avvertita alcuna vertigine o senso di caduta perché non è un vetro totalmente trasparente, la sua presenza è accennata in maniera discreta e rassicurante. La sua trama di mascheramento si concentra nella zona dove occorre maggiore privacy, preservando la persona che si trova nel piano più alto da eventuali sguardi indiscreti provenienti dal piano più basso. È proprio il carattere progressivo di Pixel Gradient che realizza questa osmosi interno/esterno, alto/basso: a seconda della specifica applicazione di architettura e design, il dialogo di sguardi e di gesti è sempre adeguato e specifico.

A proposito del design, l’arch. Pellegri osserva che un carattere accomuna e allo stesso tempo distingue Pixel Gradient e Pixel da altri prodotti concorrenti: dal punto di vista delle tendenze stilistiche, essi sono vetri fondamentali, “eterni” perché impermeabili alle oscillazioni estetiche della moda. E proprio il tempo è una variabile da considerare nei progetti di architettura e design, un tempo molto diverso da quello dei progetti artistici: le speciali tecniche di lavorazione chimica con le quali sono ottenuti sia Pixel sia Pixel Gradient ne fanno prodotti durevoli, dalla manutenzione facilitata che, unita al peculiare design accennato, dà sostanza al loro carattere industriale. Dunque, una scelta orientata su questi due modelli Madras® è orientata alla sostanza, essendo entrambi dei vetri di stato, per dirla con le parole di Pellegri, dal carattere assoluto. Entrambi sono modelli di design industriale, al di là della loro natura seriale, e non sono vetri artistici perché il loro design assolve in senso stretto a delle funzioni controllate di trasparenza e di privacy. E naturalmente, l’arch. Pellegri, come dichiara lo stesso in conclusione, possiede un carattere molto più da designer che da artista.

Parapetti in vetro schermante salvaprivacy con satinatura progressiva Madras® Pixel Gradient.
Parapetti in vetro schermante salvaprivacy con satinatura progressiva Madras® Pixel Gradient.
16.01.2019
Vetri satinati progressivi
Visibilità e privacy
in un vetro:
Madras® Pixel Gradient.
Parapetto in vetro schermante con satinatura progressiva Madras® Pixel Gradient.

Vitrealspecchi intervista l’arch. Ivo Pellegri, l’ideatore del vetro progressivo Madras® Pixel Gradient utilizzato nel nuovo headquarter IDoor a Castelli Calepio (BG).

Con le sue prestazioni e le sue molteplici possibilità di finitura, il vetro Madras® è il partner completo per i progetti di architettura e design. Da sempre produzione dell’italiana Vitrealspecchi, azienda leader nella satinatura e nell’incisione chimica del vetro piano, ogni modello Madras® possiede delle prerogative uniche, sia dal punto di vista estetico sia da quello funzionale. In particolare, il modello Madras® Pixel Gradient, ideazione di Ivo Pellegri Architetto, riesce a coniugare le necessità di tutela della privacy con un’estetica impermeabile all’erosione della moda e delle tendenze. Vediamo come, nel progetto curato dallo stesso architetto per la nuova sede IDoor a Castelli Calepio (BG).

Con una presenza consolidata in venti anni di attività, il marchio bergamasco è noto per la distribuzione di porte, divenuta predominante rispetto alla loro produzione. Per soddisfare questa crescita, si è reso necessario investire sullo spazio espositivo, per garantire un supporto alle vendite di maggiore impatto, grazie al nuovo showroom. E non solo, per offrire un’evasione più tempestiva degli ordini è stato ripensato anche lo spazio destinato allo stoccaggio. Il risultato è una nuova area di 20.000 m2 complessivi, dei quali 6.000 m2 assegnati agli uffici, e 2.000 m2 riservati al solo show-room. E in particolare quest’ultimo risponde alle nuove tendenze nel mercato delle porte: offrire degli standard di riferimento che vengono valutati dalla clientela B2B di IDoor, gli installatori. Il ruolo di costoro è fondamentale in tutta la filiera della distribuzione di un serramento, come osserva l’arch. Pellegri: «un prodotto può essere brutto, ma posato bene, oppure essere stupendo, ma posato male». Per questo l’installatore riveste un ruolo che occorre preservare con cura entro il flusso di fornitura del serramento. Nel suo intervento egli deve contare sulle tempistiche corrette e sui margini di ricavo adeguati, quindi nel punto vendita deve trovare il supporto tecnico per comparare i modelli proposti e acquisire le più corrette best practice per l’installazione.

Dunque supporto tecnico alla clientela e risposta alla sfida delle grandi catene internazionali di fai-da-te e bricolage che si contendono il mercato con aree espositive ampie e di livello. Per questo i 100/200 m2 di superficie espositiva della vecchia sede, non erano più sufficienti affinché IDoor potesse reggere il confronto. Ora, con la nuova superficie di visita, decuplicata rispetto alla precedente, il brand bergamasco è pronto per la sfida attuale e per quella dei prossimi 10 anni.

Il nuovo headquarter IDoor nasce dalle esigenze espresse e dall’interazione fra la proprietà e il progettista, uno snodo che appare scontato, in realtà è la relazione fondativa di ogni progetto riuscito, da curare prima di tutto il resto. Più vi sono interazioni, più il progetto arriva a centrare le esigenze della proprietà, non solo del progettista. E qui il progettista si è trovato in perfetta sintonia con la proprietà, riuscendo a esprimere quell’idea di bello frutto della funzione e mai fine a sé stesso. Uno cifra stilistica che l’arch. Pellegri ha consolidato negli anni, specie nel design degli uffici, un tema che ha affrontato più volte nel corso della sua carriera professionale, osservandone da protagonista l’intera evoluzione. Dagli uffici ad aree concluse, dove l’interazione fra gli utenti era obliterata, a quelli caratterizzati dai parapetti negli Anni Sessanta e Settanta, fino alla tipologia open space degli Anni Novanta. In questi ultimi un ruolo di rilievo è rivestito proprio dalla parete vetrata, elemento indispensabile per consentire la visibilità nello spazio e di conseguenza l’interazione più completa tra chi opera al loro interno, preservando allo stesso tempo la privacy acustica. Tuttavia, l’arch. Pellegri non era ancora pienamente soddisfatto della tipologia con parete vetrata in vetro float trasparente degli open space, e rileva come questa tipologia necessitava ancora di evoluzione per coniugare perfettamente la trasparenza e la privacy.

Parete in vetro schermante con satinatura progressiva Madras® Pixel Gradient.

Così la specificità del vetro Madras® ha soddisfatto quell’evoluzione che l’architetto ricercava per i suoi progetti: una superficie con diversi gradi di trasparenza e di privacy, in altre parole un vetro in parete che possa essere trasparente, dove serve vedere, e salvaprivacy quando occorre preservare la riservatezza. Un modello che sappia garantire intermezzi specifici di coprenza, dal grado zero del trasparente al grado prossimo al 100 dell’area con satinatura. Quindi, dalla stretta collaborazione fra Vitrealspecchi e l’arch. Pellegri, è nato un nuovo vetro Madras®: Pixel Gradient, specificazione del modello Pixel, già impiegato dallo stesso architetto in altri progetti. La texture di Pixel Gradient è perfettamente liscia ed è costituita da punti trasparenti di grandezze diverse, disposti in modo scalare, una configurazione che realizza gradi diversi di privacy. Ad esempio, installato a parete in ufficio, quando una persona è seduta alla scrivania beneficia di un alto grado di privacy, mentre una volta in piedi ha la possibilità di percorrere gli spazi di lavoro e interagire con i propri colleghi. In questa dinamica Pixel Gradient assolve a una funzione di osmosi spaziale, facilitando la cinesica fra i colleghi.

Parete in vetro schermante con satinatura progressiva Madras® Pixel Gradient.

Sono queste prerogative che hanno condotto l’architetto Pellegri a scegliere Pixel Gradient per il progetto del nuovo headqurter di iDoor, installato anche nei parapetti del mezzanino. Adoperato come riparo nelle doppie altezze, Pixel Gradient svolge la sua funzione di parapetto nel migliore dei modi, come fa notare l’architetto: standovi accanto non viene avvertita alcuna vertigine o senso di caduta perché non è un vetro totalmente trasparente, la sua presenza è accennata in maniera discreta e rassicurante. La sua trama di mascheramento si concentra nella zona dove occorre maggiore privacy, preservando la persona che si trova nel piano più alto da eventuali sguardi indiscreti provenienti dal piano più basso. È proprio il carattere progressivo di Pixel Gradient che realizza questa osmosi interno/esterno, alto/basso: a seconda della specifica applicazione di architettura e design, il dialogo di sguardi e di gesti è sempre adeguato e specifico.

A proposito del design, l’arch. Pellegri osserva che un carattere accomuna e allo stesso tempo distingue Pixel Gradient e Pixel da altri prodotti concorrenti: dal punto di vista delle tendenze stilistiche, essi sono vetri fondamentali, “eterni” perché impermeabili alle oscillazioni estetiche della moda. E proprio il tempo è una variabile da considerare nei progetti di architettura e design, un tempo molto diverso da quello dei progetti artistici: le speciali tecniche di lavorazione chimica con le quali sono ottenuti sia Pixel sia Pixel Gradient ne fanno prodotti durevoli, dalla manutenzione facilitata che, unita al peculiare design accennato, dà sostanza al loro carattere industriale. Dunque, una scelta orientata su questi due modelli Madras® è orientata alla sostanza, essendo entrambi dei vetri di stato, per dirla con le parole di Pellegri, dal carattere assoluto. Entrambi sono modelli di design industriale, al di là della loro natura seriale, e non sono vetri artistici perché il loro design assolve in senso stretto a delle funzioni controllate di trasparenza e di privacy. E naturalmente, l’arch. Pellegri, come dichiara lo stesso in conclusione, possiede un carattere molto più da designer che da artista.

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