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25.05.2021
Vetro satinato
Porte in vetro satinato.
Sarà vero satinato?
Ecosat Maté

Il vetro “satinato”, cioè completamente opacizzato oppure parzialmente opacizzato (a fasce o con motivi decorativi), è in assoluto il vetro più utilizzato nelle porte, sia in quelle con telaio in legno che in quelle tutto vetro.
Infatti permette alla luce di diffondersi da un ambiente all’altro, ma nello stesso tempo impedisce la visione di quello che c’è o succede al di là.
Insomma, sarebbe impossibile farne a meno ormai, sia nella maggior parte delle case che negli ambienti di lavoro.
Eppure pochi sanno che con questo nome, “satinato”, spesso si definiscono vetri che di “satinato” hanno ben poco ma soprattutto non sono fatti per resistere in una porta per anni, senza deteriorarsi. Perché il vetro di una porta subisce un’usura quotidiana.

Vetri satinati per porte

I vetri finti “satinati”.

In certi casi sono vetri opacizzati sì ma spiacevolmente ruvidi al tatto, poco uniformi nell’aspetto. Fate la prova: passando un dito con una leggera pressione sulla superficie lavorata, lascerà una traccia biancastra. Se l’impronta è unta, risulta difficile da pulire. In altri casi, il vetro – o anche solo il motivo decorativo - non è puro vetro: è coperto da un sottilissimo, impercettibile strato di vernice – a volte è addirittura una pellicola in plastica - che simula l’aspetto opalescente del satinato.
La tenuta, la durata di questi trattamenti dipendono dalla cura che si avrà, negli anni, della porta in cui è stato montato un vetro di questo tipo.

Come si riconosce un vetro davvero “satinato”? Ma soprattutto, cosa ci dà in più?

Basta chiudere gli occhi e passare le dita sulla superficie opacizzata: è liscia al tatto, perfettamente e piacevolmente liscia. Liscia come la seta da cui prende il nome. Ecco spiegata la prima differenza.
Poi apriamo gli occhi per apprezzarne l’uniformità: la grana è invisibile ad occhio nudo. Perché un vetro davvero “satinato” è ottenuto con processi chimici che modificano la sua superficie in modo finissimo, permanente.
Ecco perché rifrange e diffonde la luce con una delicatezza particolare.
Ecco perché è così refrattario alle impronte e, comunque, così facile da pulire.
Ecco perché la sua bellezza dura più a lungo nel tempo.
Ecco perché una porta con vetro davvero “satinato” ha una qualità e un valore intrinseco maggiore.
Una porta non si cambia col cambio di stagione.

Porte in vetro Madras® Orizzonti e Rigato Maté
Scopri le più nuove proposte Madras® per porte in vetro satinato decorato.
Scopri Ecosat Screen per porte in vetro satinato antigraffio e antimacchia.
Scegli tra oltre 30 proposte in vetro satinato texturizzato Madras® per le tue porte.

Porta in vetro Madras® Rovere
25.05.2021
Vetro satinato
Porte in vetro satinato.
Sarà vero satinato?
Ecosat Maté

Il vetro “satinato”, cioè completamente opacizzato oppure parzialmente opacizzato (a fasce o con motivi decorativi), è in assoluto il vetro più utilizzato nelle porte, sia in quelle con telaio in legno che in quelle tutto vetro.
Infatti permette alla luce di diffondersi da un ambiente all’altro, ma nello stesso tempo impedisce la visione di quello che c’è o succede al di là.
Insomma, sarebbe impossibile farne a meno ormai, sia nella maggior parte delle case che negli ambienti di lavoro.
Eppure pochi sanno che con questo nome, “satinato”, spesso si definiscono vetri che di “satinato” hanno ben poco ma soprattutto non sono fatti per resistere in una porta per anni, senza deteriorarsi. Perché il vetro di una porta subisce un’usura quotidiana.

Vetri satinati per porte

I vetri finti “satinati”.

In certi casi sono vetri opacizzati sì ma spiacevolmente ruvidi al tatto, poco uniformi nell’aspetto. Fate la prova: passando un dito con una leggera pressione sulla superficie lavorata, lascerà una traccia biancastra. Se l’impronta è unta, risulta difficile da pulire. In altri casi, il vetro – o anche solo il motivo decorativo - non è puro vetro: è coperto da un sottilissimo, impercettibile strato di vernice – a volte è addirittura una pellicola in plastica - che simula l’aspetto opalescente del satinato.
La tenuta, la durata di questi trattamenti dipendono dalla cura che si avrà, negli anni, della porta in cui è stato montato un vetro di questo tipo.

Come si riconosce un vetro davvero “satinato”? Ma soprattutto, cosa ci dà in più?

Basta chiudere gli occhi e passare le dita sulla superficie opacizzata: è liscia al tatto, perfettamente e piacevolmente liscia. Liscia come la seta da cui prende il nome. Ecco spiegata la prima differenza.
Poi apriamo gli occhi per apprezzarne l’uniformità: la grana è invisibile ad occhio nudo. Perché un vetro davvero “satinato” è ottenuto con processi chimici che modificano la sua superficie in modo finissimo, permanente.
Ecco perché rifrange e diffonde la luce con una delicatezza particolare.
Ecco perché è così refrattario alle impronte e, comunque, così facile da pulire.
Ecco perché la sua bellezza dura più a lungo nel tempo.
Ecco perché una porta con vetro davvero “satinato” ha una qualità e un valore intrinseco maggiore.
Una porta non si cambia col cambio di stagione.

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