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23.06.2022
Vetro stratificato
Il vetro stratificato.
Colore e design.
Colore e design.
Alcuni aspetti da considerare nella scelta del vetro più idoneo per modulare gli spazi nell’architettura di interni.
Non certo una novità, il vetro float stratificato è una scelta assai comune nei progetti di interior design. Ma quando rappresenta la scelta più indicata? E perché scegliere proprio questa soluzione?
Innanzitutto, bisogna sapere che il vetro float può presentarsi come:
Vetro monolitico.
Una lastra semplice, con dimensioni e spessori variabili. In caso di rottura, il pericolo di riportare ferite è elevato perché la lastra si rompe in frammenti lunghi e appuntiti.
Vetro temperato.
La lastra di float viene cotta nel forno di tempera ad altissima temperatura e raffreddata bruscamente. Grazie a questo processo, il vetro monolitico acquista delle caratteristiche di sicurezza: in caso di rottura della lastra, i frammenti prodotti sono piccoli e non contundenti.
Vetro stratificato.
È costituito da due o più lastre, accoppiate nel forno di stratifica mediante pellicole plastiche di materiali diversi (PVB ed EVA). A seconda del tipo di pellicola utilizzata e del numero e dello spessore dei vetri, può assolvere ad una o più funzioni: non solo antinfortunio, anche antirumore e antisfondamento. Inoltre, la gamma cromatica dei film polimerici in PVB (Polivinilbutirrale) o EVA (Etilene Vinil Acetato), utilizzati come intercalare fra le lastre, è assai ampia. Non solo: per soddisfare esigenze ancora più particolari, si possono combinare due o più plastici, di colori diversi e ottenere così sfumature personalizzate. Quindi, sotto il profilo del numero di funzioni, la scelta di un vetro float stratificato è vincente.
Ma un pannello di vetro stratificato intrepreta con precisione il progetto di architettura quando si considera la possibilità di accoppiare una o più lastre di float con una di vetro Madras®. L’assortimento di texture è completo e in linea con le attuali tendenze del design. E poi, solo il vetro Madras® consente di modulare la superficie scegliendo tra otto diversi motivi lineari di serie, in quattro varianti di colore float, in tutti gli spessori utilizzati in vetreria.
Come detto sopra, con le tecniche di stratifica (EVA e PVB) si può trasformare il colore base del vetro in colori e tonalità diversi non presenti nella ristretta gamma del float: un punto di blu particolare, giallo, rosso… Si potranno così creare elementi architettonici di sicuro impatto, per caratterizzare ambienti di lavoro, accoglienza, o residenziali.
La lavorazione Madras®, qualunque sia il pattern scelto, sarà apprezzabile su una faccia del pannello stratificato, mentre su quella opposta il vetro sarà liscio e lucido, o satinato: la scelta di quale faccia utilizzare come faccia principale dipenderà dalla collocazione e dal gusto.
In ogni caso, la manutenzione anche del lato con la texture in evidenza, è molto semplice: un panno in microfibra, acqua ed eventualmente un detergente per vetro bastano per la pulizia ordinaria. Perché il vetro Madras® è puro vetro float, non verniciato: non si altera nel tempo in qualunque condizione di luce e temperatura.
Concludendo, possiamo dire che con la stratifica il vetro acquista tutte le caratteristiche di sicurezza richieste dalla normativa negli interni. Ma se si utilizza un vetro Madras®, la stratifica può essere sfruttata anche per finalità diverse, estetiche, legate all’interior design.
Scarica il Leaflet Madras® Pattern Lineari o scegli tra tutte le texture la più adatta al tuo progetto. Il tuo vetraio ti assisterà con la sua competenza per realizzare la stratifica nel colore desiderato.
23.06.2022
Vetro stratificato
Il vetro stratificato.
Colore e design.
Colore e design.
Alcuni aspetti da considerare nella scelta del vetro più idoneo per modulare gli spazi nell’architettura di interni.
Non certo una novità, il vetro float stratificato è una scelta assai comune nei progetti di interior design. Ma quando rappresenta la scelta più indicata? E perché scegliere proprio questa soluzione?
Innanzitutto, bisogna sapere che il vetro float può presentarsi come:
Vetro monolitico.
Una lastra semplice, con dimensioni e spessori variabili. In caso di rottura, il pericolo di riportare ferite è elevato perché la lastra si rompe in frammenti lunghi e appuntiti.
Vetro temperato.
La lastra di float viene cotta nel forno di tempera ad altissima temperatura e raffreddata bruscamente. Grazie a questo processo, il vetro monolitico acquista delle caratteristiche di sicurezza: in caso di rottura della lastra, i frammenti prodotti sono piccoli e non contundenti.
Vetro stratificato.
È costituito da due o più lastre, accoppiate nel forno di stratifica mediante pellicole plastiche di materiali diversi (PVB ed EVA). A seconda del tipo di pellicola utilizzata e del numero e dello spessore dei vetri, può assolvere ad una o più funzioni: non solo antinfortunio, anche antirumore e antisfondamento. Inoltre, la gamma cromatica dei film polimerici in PVB (Polivinilbutirrale) o EVA (Etilene Vinil Acetato), utilizzati come intercalare fra le lastre, è assai ampia. Non solo: per soddisfare esigenze ancora più particolari, si possono combinare due o più plastici, di colori diversi e ottenere così sfumature personalizzate. Quindi, sotto il profilo del numero di funzioni, la scelta di un vetro float stratificato è vincente.
Ma un pannello di vetro stratificato intrepreta con precisione il progetto di architettura quando si considera la possibilità di accoppiare una o più lastre di float con una di vetro Madras®. L’assortimento di texture è completo e in linea con le attuali tendenze del design. E poi, solo il vetro Madras® consente di modulare la superficie scegliendo tra otto diversi motivi lineari di serie, in quattro varianti di colore float, in tutti gli spessori utilizzati in vetreria.
Come detto sopra, con le tecniche di stratifica (EVA e PVB) si può trasformare il colore base del vetro in colori e tonalità diversi non presenti nella ristretta gamma del float: un punto di blu particolare, giallo, rosso… Si potranno così creare elementi architettonici di sicuro impatto, per caratterizzare ambienti di lavoro, accoglienza, o residenziali.
La lavorazione Madras®, qualunque sia il pattern scelto, sarà apprezzabile su una faccia del pannello stratificato, mentre su quella opposta il vetro sarà liscio e lucido, o satinato: la scelta di quale faccia utilizzare come faccia principale dipenderà dalla collocazione e dal gusto.
In ogni caso, la manutenzione anche del lato con la texture in evidenza, è molto semplice: un panno in microfibra, acqua ed eventualmente un detergente per vetro bastano per la pulizia ordinaria. Perché il vetro Madras® è puro vetro float, non verniciato: non si altera nel tempo in qualunque condizione di luce e temperatura.
Concludendo, possiamo dire che con la stratifica il vetro acquista tutte le caratteristiche di sicurezza richieste dalla normativa negli interni. Ma se si utilizza un vetro Madras®, la stratifica può essere sfruttata anche per finalità diverse, estetiche, legate all’interior design.
Scarica il Leaflet Madras® Pattern Lineari o scegli tra tutte le texture la più adatta al tuo progetto. Il tuo vetraio ti assisterà con la sua competenza per realizzare la stratifica nel colore desiderato.
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